RAGA e TALA nella Musica occidentale. La creazione estemporanea con le regole della modalità ristretta. La creazione estemporanea con le regole della modalità ristretta. La collettiva di Sabato 16 marzo 2019.
Un manifesto per l’estensione del sistema colto hindustano all’organologia e alla prassi esecutiva occidentale. Questa esposizione ha avuto l’obiettivo di far comprendere cosa sia la principale forma musicale classica indiana, il raga: quali ne siano le sue caratteristiche e la sua unicità nel panorama musicale mondiale; quali siano le ragioni perché esso venga studiato e compreso e utilizzato al di fuori della musica colta indiana, in ambiente jazz o eurocolto o pop o rock, quali ne siano le opportunità stilistiche e artistiche per i compositori e gli artisti non indiani e infine se esso possa essere identificato come una categoria universale e utilizzato per creare nuovi “raga” non appartenenti alla storia musicale indiana. Una guida all’ascolto molto interessante. Il curatore Andrea Ferigo – insegnante di sitar e sarod – ha presentato con esempi e collegamenti ipertestuali varie esperienze e operazioni musicali di vari artisti contemporanei: da Pete Lockett nelle percussioni a Terry Riley nelle tastiere. Indimenticabile il momento dedicato alla grande Amelia Cuni e John Cage
Hanuman con Andrea Ferigo. Come parlare di Rāga e Tāla nella musica occidentale.
