Maha Mantra Day 2017. La seconda edizione è stata seguitissima. 5 elementi che ne hanno decretato il successo: dalla danza alla musica, ai canti devozionali.

 

KPRI7161.jpgIl canto del Maha Mantra per la creazione di un punto energizzante nel cuore pulsante di Vicenza. “Maha Mantra Day”, Corte dei Bissari, contigua a piazza dei Signori, domenica 11 giugno dalle 15 alle 19, è l’evento che sancisce la collaborazione tra il percorso di studio, approfondimento vocale curato dal cantante performer Alan Bedin nel nuovo spazio CUCA (Centro urbano cultura artistica) di Sovizzo e l’assessorato alla crescita del Comune di Vicenza. Il pubblico potrà cogliere un’occasione musicale libera ed estemporanea dove cantare e ballare insieme a musicisti per la creazione di un punto energizzante, di una dimensione musicale a cielo aperto dove creare una nuova condizione di armonia interiore nel cuore pulsante della nostra amata città. La proposta artistica porta da sempre con sé una forma di provocazione e risveglio: la voce, il canto con la musica e la danza sono insieme un’arma trascendentale che da sempre contraddistingue l’arte comunicativa di molte culture, in primis quella degli Hare Krishna. La loro filosofia e spirito comunitario è il canto del Maha Mantra. Una collaborazione che non poteva mancare con “Hare Krishna. Un sorriso infinitamente affascinante”, il nuovo gruppo volontario di amici, musicisti, insegnanti, maestri, artisti, devoti e sostenitori del Centro spirituale Prabhupada Desh Iskcon Vicenza, Albettone. “Maha Mantra Day” conferma il concetto di energia al quale aspirano musicisti e comunicatori: un dono altissimo, un elemento comune che chiede collaborazione da parte di tutti. La società, dopotutto, non è altro che un insieme di individui. Quindi, con il miglioramento della persona si ottiene automaticamente il miglioramento della società. Perciò la missione è stata attivare una fucina di artisti professionisti che insieme collaborino gratuitamente, devozionalmente alla diffusione di questi puri principi attraverso la musica, il canto, la danza. A questo ispirato progetto si sono uniti inoltre alcuni amici docenti e maestri di Musica Indiana – che con altri validissimi musicisti professionisti – credono nella proposta, e sono certi sia giusto offrire una lettura diversa di musica, di equilibrio, la conseguente armonia finale. Allo stesso modo parteciperà anche la ISKCON (Società mondiale per la Coscienza di Krishna) dopo il successo dell’anno scorso per il suo 50°. La proposta è dare vita quindi ad un punto ludico e coinvolgente cittadino: un incontro alla portata di tutti. Il canto del Maha Mantra – accompagnato da musiche e danze – portato a conoscenza da tantissime stelle della musica internazionale, a partire da George Harrison e dai Beatles, ha sempre portato serenità e distensione. Recitare, cantare e ballare i Mantra è uno dei più efficaci metodi per raggiungere la pace mentale e generare equilibrio, armonia, energia in ogni parte del mondo.

  • Direzione, Coordinamento artistico, performativo: Alan Bedin – Promozione e collaborazione: CUCA Centro Urbano Cultura Artistica, Sovizzo – Centro spirituale Prabhupada Desh Iskcon Vicenza, Albettone – Coordinamento spirituale: Guru Carana prabhu (Ferdinando Casoni) – Direzione tecnico-logistica: Alessio Brolati (CUCA, Centro Artistico Musicale Apolloni)

MAHA MANTRA 2017.jpgPRESENTAZIONE E RIFLESSIONI SULLA SECONDA EDIZIONE DEL MAHA MANTRA DAY a Vicenza. Incontro e discussione a cura di Guru Carana dasa. Primo canto a cura di Guru Carana dasa

 

 

11987065_686759531424274_158064846809652509_n13323701_10153665080153017_3805003238478667209_o.jpgINTERVENTO ARTISTICO DI DANZA KATHAK a cura di Rosella Fanelli “NRITYA SEWA: DANZARE PER KRISHNA”. La presentazione del Vandanam, l’invocazione alla Trimurti Hindu Mohe Rang Do Lal. Il Thumri (genere semi-classico della musica indiana collegato alla danza) che descrive la relazione di schermaglia amorosa tra Radha e Krishna, danzato in stile Kathak, danza classica del Nord India. Eseguita da Thushrani allieva della maestra Rosella Fanelli (Corso Libero Conservatorio Arrigo Pedrollo Vicenza).

17015931_1393805487308083_5099374289966278113_o.jpgHARI KIRTANA Il gruppo musicale nato dai devoti del Centro spirituale Prabhupada Desh Iskcon Vicenza, Albettone con l’ospite chitarrista Nicola Sgreva. Canti devozionali e Maha Mantra tradizionali e reinterpretati per i kirtan che devozionalmente stanno portando in diverse città tra associazioni, centri culturali e spirituali, manifestazioni e centri di meditazione e yoga. Anuradha, voce; Caterina Casasola, voce e flauto; Tiziano Valentinuzzi Giridhari dasa, mrdanga; Fabio Grisotto Krishnananda dasa, karatalas; Ferdinando Casoni, Guru Carana dasa, voce e harmonium.

FullSizeRender(1).jpgKIRTAN JAYA La proposta artistica porta da sempre con sé una forma di provocazione e risveglio: la voce, il canto con la musica e la danza sono insieme un’arma trascendentale che da sempre contraddistingue l’arte comunicativa di molte culture, in primis quella degli Hare Krishna. La loro filosofia e spirito comunitario è il canto del Maha Mantra. Una collaborazione che non poteva mancare con “Hare Krishna. Un sorriso infinitamente affascinante”, il nuovo gruppo volontario di amici, musicisti, insegnanti, maestri, artisti, devoti e sostenitori del Centro spirituale Prabhupada Desh Iskcon Vicenza, Albettone. Saranno presenti i neonati Kirtan Jaya nuova formazione composta da ragazze e ragazzi provenienti da tutta Italia e devoti legati ai Centri ISKCON di Bologna (Centro Vaikuntha) e Firenze (Villa Vrindavana). Li accomuna l’amicizia,l’amore per la musica indiana, per Krishna e per la meditazione cantata…. Sei musicisti da tutta Italia per il Maha Mantra a Vicenza.

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965361_10200393127615611_433121514_o.jpgKIRTAN SAMPRADAYA Intervento di musica e danza realizzata completamente dal vivo. Esibizione coordinata dalla maestra Patrizia Saterini insieme ad artisti professionisti. Pushpanjali  Todaya Mangala – Danza di offerta dei fiori a Krishna. Alaripu – Offerta del corpo danzante a Krishna. Shabdam Ayer Seriar  – Le gesta di Krishna.  Jagan Mohanane – Le incarnazioni di Vishnu. Murali Krishna – La danza delle Gopi. Danzatrici: Letizia Tomelleri, Laura Tomelleri, Chiara Tomelleri, Eleonora Russo. Canto: Patrizia Saterini; Bansuri: Angelo Sorato; Tabla: Maurizio Murdocca. A seguirsi canti e Kirtana. Presenteranno il loro “Raga Mahamantra”. Cantanti: Patrizia Saterini, Laura Tomelleri (cantanti); Letizia Tomelleri, Chiara Tomelleri, Eleonora Russo (coro); Angelo Sorato (bansuri); Maurizio Murdocca (tabla).

2017-06-16-PHOTO-00000007.jpgHARE KRISHNA: UN SORRISO INFINITAMENTE AFFASCINANTE  Il nuovo gruppo volontario di amici, musicisti, devoti e sostenitori, nato e operativo in un ambiente unico come l’ashram Prabhupada Desh di Albettone, Vicenza. Musicisti professionisti e appasionati che ritengono che l’arte e in particolar modo la musica sia lo strumento fra i più efficaci per riscoprire la spiritualità e la nostra originale relazione d’amore con il mondo. E poiché il risveglio della consapevolezza spirituale offre straordinari benefici all’individuo permettendogli di far sbocciare la miglior versione di sé stesso, rappresenta anche un importante contributo al miglioramento della società. 2017-06-16-PHOTO-00000020Suonare per cambiare. Elettronica, strumenti tradizionali e contemporanei incontrano il canto dei Santi nomi: Alan Bedin, Nicola Sgreva, Emmanuele Gardin, Massimo Tuzza, Marcello Grandesso, Alessia Carlotto e tanti altri. La danza durante il Kirtan è stata eseguita dalla compagina Blu coordinata da Annalisa Bannino.

 

 

 

 

 

Con il trio è tutto esaurito in Sala Carneli. Uno scrigno d’arte torna a disposizione della città di Padova.

Padova 2017. “Il Suono e la Parola”, festival di primavera tra letteratura, musica e teatro. Alan Bedin con il trio sono stati invitati mercoledì 24 maggio a presentare “T&nCò” presso la fantastica sala Carneli situata in centro a Padova, originariamente biblioteca in un sorprendente complesso edilizio del 18° secolo. Esauriti tutti i posti per lo spettacolo promosso dal Comune di Padova Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche su progetto artistico della Scuola di Musica “Gershwin”. Quindi l’obiettivo di promuovere la città attraverso incontri, concerti e spettacoli che hanno avuto come protagonisti artisti di fama nazionale e internazionale, con una finestra dedicata anche alle produzioni artistiche locali.

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Vicenza Jazz. Il Sartea ringrazia il pubblico e i musicisti: l’intesa è sempre grande e lo scrive il titolare del locale.

(Nicola Peserico, Bar sartea) “Un grazie a tutti per questa bella ed intensa settimana : Drums Organ Vibes regalano emozioni e rarità, I Vertical oramai di casa , famosi e stellati (special guest la brass band “Gli Stellari“), lo Spazio CUCA con il Centro Artistico Musicale Apolloni con le sue giovani promesse colmano il nostro giardino , Il Gatsby Swing e la pioggia che ci riunisce tutti dentro per sentirli e applaudirli meglio, La Reunion di talenti nostrani e d’oltralpe riunisce amici e soddisfatti appassionati , Gli Shortet strepitosi, acclamati e richiesti. Anche gli Ukulele Lovers capaci di far muovere e ballare tutti, Ma’Am e Andromeda , unicità assoluta e viva storia di suoni e immagini , partecipata anche (purtroppo!) da chi non c’era , T&nCò di Alan Bedin, spettacolo puro, cantastorie geniale, tre talenti veri.
Un abbraccio a tutti! L’onore è solo mio: poter dire d’aver visto , ascoltato e partecipato ogni serata. Con voi presenti mi son sentito a casa più del solito”.

MV Eventi di Matteo Vanzan con Alan Bedin a Recoaro per una mostra unica! “ARTE E SPIONAGGIO: quando i servizi segreti decretarono il successo della Pop Art”

Sapevate che il MoMA di New York è nato per mascherare un disastro avvenuto nella miniera dei Rockfeller? E che l’affermarsi della Pop Art su scala internazionale si fonda su un vero e proprio piano strategico fatto di servizi segreti e coordinato dalla Cia per vincere la Guerra Fredda al fine di lanciare l’era dei consumi? Questa è l’indagine storico-culturale che si pone la mostra “ARTE E SPIONAGGIO: quando i servizi segreti decretarono il successo della Pop Art”, che aprirà il prossimo 17 giugno 2017 presso il Teatro Comunale di Recoaro Terme (Vi). Organizzata dalla Pro Loco di Recoaro Terme, con il patrocinio del Comune – Assessorato alla Cultura, e in collaborazione con l’agenzia MV Eventi e Alan Bedin, l’esposizione sarà curata da Matteo Vanzan attraverso un viaggio tra i principali artisti della Pop Art americana e italiana analizzando il segreto del loro clamoroso successo non solo con  l’analisi delle opere esposte e delle loro ricerche artistiche, ma anche attraverso un filo conduttore che ripercorre le scelte politiche e sociali di coloro che proclamarono uno stile di vita dedito alla libertà e al libero arbitrio, glorificando un uomo in grado di arrivare alle più alte vette socio-economiche ed esportando un modello che conosceremo con il nome di American way of life.

L’american dream viene rappresentato attraverso le opere d’arte di Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Robert Indiana, Keith Haring, Mario Schifano, Mimmo Rotella e degli altri artisti in mostra cercando di capire i motivi che hanno portato alla premiazione di Robert Rauschenberg alla 32a Biennale di Venezia, una Biennale epocale, punto di rottura che spostò l’asse artistico dall’Europa all’America, decretando la vittoria della Pop Art su scala mondiale e spazzando letteralmente via le ricerche informali che da anni imperversavano nel mondo dell’Arte. Abbiamo studiato un’esposizione fatta di opere d’arte, filmati, fotografie e documentazione storica dal forte apparato didascalico per accompagnare il visitatore in un mondo dove l’arte è diventata una potentissima arma contro il nemico sovietico, utilizzata dallo spionaggio e dal potere politico americano per una battaglia silenziosa e micidiale, arrivando a obbligare i Musei di tutto il mondo a cancellare la programmazione in atto preferendo gli artisti americani”. Dal 1947 al 1967, infatti, l’arte delle nuove avanguardie americane diventò il fondamento su cui poggiava la mentalità capitalistica, ottenendo l’unanimità dei consensi proprio grazie ad un codice linguistico immediatamente riconoscibile e accessibile, dedito alla società dei consumi rappresentata da icone e brand di successo che sosteneva e valorizzava l’individuo, trovando grandi magnati pronti a fondare Musei e a sostenere collezioni centrate sulla nuova arte americana, che mostrava una società forte, determinata, opulenta e sicuramente libera. È proprio su questo termine, a volte abusato o frainteso, che si fonda la credenza per cui in America esiste una libera Arte in libero Stato, un’arte che diventa sostegno pubblicitario di un sistema produttivo da celebrare ed esportare. D’altra parte, come lo stesso Achille Bonito Oliva racconta, “se nessuno pensa a Bernini e Borromini come sostenitori della Santa Inquisizione contro la riforma protestante, così non è possibile fare facili equazioni tra arte ed imperialismo Yankee. Piuttosto colpisce l’inusitata sottigliezza culturale della Cia che contrappone alla cupa esportazione del realismo socialista da parte del Kgb il riconoscimento dell’importanza di un’arte che, come dice Nelson Rockefeller, rappresenta la pittura della libertà di impresa”. E’ però indiscutibile che il mito dell’America fosse prepotentemente presente, minacciosamente democratico, potenzialmente destabilizzante gli assetti di una società profondamente diseguale. Se le classi povere recepivano un’immagine dell’American way of life come strumento di liberazione da una vita di sofferenza e di privazioni, le classi colte conservavano un atteggiamento di sufficienza e di disprezzo verso una cultura ed un modello di vita considerati rozzi e spesso disumani. Un atteggiamento che connoterà intellettuali e classi abbienti per molto tempo. Il modello americano, dunque, si dimostrerà un modello popolare, democratico per vaste masse di italiani poveri.

La mostra sarà aperta al pubblico il prossimo 17 giugno 2017, e fino al 10 settembre, presso il Teatro comunale di Recoaro Terme (Vi) e sarà visitabile dal mercoledì al venerdì dalle 15.30 alle 19.00, il sabato, la domenica e i festivi dalle 10.00 alle 12.00, dalle 15.30 alle 19.00 e dalle 20.30 alle 22.00 con biglietto d’ingresso 5 euro, ingresso gratuito under 12

Arte e Spionaggio. Mostra a cura di Matteo Vanzan in collaborazione con Alan Bedin.
Arte e Spionaggio. Mostra a cura di Matteo Vanzan in collaborazione con Alan Bedin.

 

T&nCò sulla rivista Vinile. Da Demetrio Stratos a Luigi Tenco: un paragone iperbolico per il progetto di Alan Bedin.

(Michele Neri, Vinile #7 aprile-maggio 2017) Demetrio Stratos incontra Luigi Tenco. Con un paragone iperbolico, si può riassumere l’essenza di questo progetto ideato da Alan Bedin, eclettico operatore culturale in passato alla Cramps. Alan affronta questo difficile repertorio senza la minima soggezione, in compagnia di due straordinari musicisti come il pianista Marco Ponchiroli ed il fiatista Luigi Sella. Tutti a formare un trio di grandissima classe che interpreta Tenco ma non solo – infatti in scaletta troviamo anche cover di brani contemporanei ai classici del cantautore di Cassine, come Io sono il vento e Ore d’amore. Il canto di Alan si arrampica e scava tra le note, mentre i suoi compagni di avventura carezzano la sua voce con un risultato emozionante, complesso e coraggioso (ascoltate Se stasera sono qui). L’album esce anche in una edizione in vinile, formato particolarmente adatto a queste sonorità raffinate.

Sartea, Vicenza. Il trio di Alan Bedin chiuderà con T&nCò il programma per Vicenza Jazz 2017.

Il Bar Sartea per Vicenza Jazz 2017 presenta 9 eventi imperdibili. Ecco l’anteprima: Giovedì 11 maggio. Drums Organ Vibes Ensemble feat. Ettore Martin Ettore Martin: sax tenore – Giovanni Perin: vibrafono – Giulio Campagnolo: organo – Andrea Davì: batteria.

Venerdì 12 maggio. Vertical + Stellar Wind Sergio gonzo – tromba Luca Moresco – trombone – Antonio Gallucci: sax – Paolo Bortolaso: tastiere – Alessandro Lupatin: batteria – Nicola Tamiozzo: chitarra – Filippo Rinaldi: basso

Domenica 14 maggio dalle ore 17:00. Dal jazz al rock, il Bar Sartea è sempre stato il tempio e il punto di riferimento per tutti i musicisti della scena Vicentina. Lo staff del Centro Artistico Musicale Apolloni insieme ai suoi insegnanti e con la collaborazione del CUCA, Centro Urbano Cultura Artistica di Sovizzo, organizza una concerto dedicato ai giovani allievi dei laboratori pop&rock per fare vivere loro l’ esperienza più real e importante per un musicista: il live. I giovani musicisti di Rock and Real suoneranno e canteranno successi del rock e del pop internazionale.

Domenica 14 maggio dalle ore 22:00. Gatsby swing trio Rossana Carraro: voce – Riccardo Bertuzzi: chitarra – Andrea Bevilacqua: contrabbasso – special guest Beppe Calamosca

Martedì 16 maggio. Reunion Nicolò Loro Ravenni: sax – Beppe Calamosca: trombone – Hamlet Fiorilli: Fender rhodes – Alberto Lovison: basso – Claudio Marchetti: batteria

Mercoledì 17 maggio. Shortet Antonio Gallucci: sax – Alessandro Lucato: piano – Ivan Valvassori: contrabbasso – Marco Soldà: batteria.

Giovedì 18 maggio. UKULELE LOVERS Annika Borsetto, Mattia Martorano, Barbara Fortin, Andrea Boschetti, Ilaria Mandruzzato, Daniele Saggiorato, Antonella Pasqualini, Vittore Dalla Benetta: ukulele e voce, Beppe Pilotto: contrabbasso

Venerdì 19 maggio. MA’AM Sabrina Turri: voce – David Caliaro: elettronica –  Filippo Rinaldi: basso – Alessandro Lupatin: batteria – Fabio Ferrando: visual

Sabato 20 maggio. T&nCó. Un giorno in musica suonando Luigi Tenco e i suoi contemporanei. Alan Bedin: la voce – Marco Ponchiroli Pianoforte – Gigi Sella Sax.

Alan Bedin @ SARTEA, Vicenza
Alan Bedin @ SARTEA, Vicenza

 

Zang Tumb Tuuum di F.T. Marinetti. Missione futurista = trasformare il rumore in suono sociale e salvare l’ambiente+vita.

Il Bombardamento di poesia futurista a Padova con Voyager. Il ruolo dell’artista vocista Alan Bedin è stato trasformare il Rumore in Suono sociale. Irrompere, Declamare, Distruggere, Ricostruire. L’artista non è stato un elemento d’arredo. In venti minuti di simultanea attività vocale e corporea è morto il concetto romantico passatista e fuori da ogni smiagolato e lamentoso manierismo è piombata la bomba della parolibera frantumando e scheggiando – con suoni pesanti e aggressivi – le architetture passatiste e i preconcetti di modernariato da vecchia biblioteca di paese. Il futurismo di Marinetti non è risultato anacronistico e ampolloso-vanaglorioso, ma anzi ha divampato e infiammato tra i curiosi e i giovani non solo italiani, il concetto di innovazione, di reazione al passivismo sociale e di rivalutazione dell’ambiente di vita. Fondamentale la presenza dei due rumoristi Mattia Faustini e Riccardo Masiero, declamatori ridondanti che tra urla, bisbigli e salti istintivi nel silenzio del pubblico attento, ripetevano + riverberavano +frantumavano + granulizzavano + amplificavano i suoni scritti ed universali del poeta Marinetti. Alan Bedin: “(…) Ringrazio il pubblico per la seconda parte della serata letteraria. Un attenzione e un silenzio disciplinato per l’ascolto insieme della selezione di poesia sonora che ho portato dal mio studio di casa. Balla, Cangiullo e Depero letti da Arrigo Lora Totino, Nanni Ballestrini, Farfa, Lora, Cena, Pasotelli, Tiziano, Manfredini, Porta, Spatola… e altri poeti sonori. Futura, l’Antologia sonora di poesia sonora che gravita nel cielo, ancora oggi sconosciuta, non ancora per molto… ne vedremo delle belle”.

Il successo del laboratorio vocale a Meditazione Zen Vicenza. Uno spazio unico per dedicarsi all’arte della voce.

Alan Bedin a Meditazione Zen Vicenza. Il Canto armonico a servizio della propria creatività vocale. 8 ore di laboratorio per approfondire le diverse fasi della percezione:
gli armonici hanno aperto il nostro orecchio a nuove suggestioni, sviluppando la sensibilità di tutti i vocisti. Il gruppo con l’emissione degli armonici ha modificato la propria Voce e si è condotto, allineato insieme verso un sentiero di consapevolezza.

Meditazione Zen Vicenza è un gruppo dedito alla pratica di Zazen. Il gruppo dedito alla pratica Zen fa parte del Sangha del Maestro Roland Yuno Rech discepolo del Maestro Taisen Deshimaru, fondatore del tempio Zen di La Gendronnière. Attraverso la pratica e la devozione ad un percorso attento, il gruppo ha deciso di dare vita a questa realtà, mettendo assieme le esperienze e gli insegnamenti conosciuti. Tra i loro incontri concentrati sulla Pratica Zen Sōtō e introduzione alla postura di Zazen (meditazione seduta), il gruppo ha invitato domenica 19 marzo Alan Bedin per sviluppare una giornata dedicata al fenomeno della respirazione funzionale alla voce parlata e cantata: dall’attacco pneumofonico ai risonatori per conoscere il canto difonico (armonico) e metterlo a servizio della nostra voce e componente timbrica del suono. La conoscenza e la percezione degli armonici avviene attraverso un risultato, esito di un percorso personale interiore da sviluppare insieme in uno spazio dedicato.

ATTENZIONE! Omaggio a Marinetti. E’ previsto un bombardamento a Padova il giorno 8 aprile alle ore 19.30

Luogo: CO+, piazza Gasparotto ❖ Ore 19.30 “Il Bombardamento di Adrianopoli“. Omaggio al declamatore futurista Filippo Tommaso Marinetti. Performer: Alan Bedin (live electronics, environments, voce). A seguire estratti audio originali dell’avanguardia storica da “Futura – poesia sonora”. Selezione a cura di Alan Bedin.

Dialoghi, concerti, performance, passeggiate e vogate poetiche, mostre, open mic. Il festival Irruzioni 2017 irromperà a Padova dal 6 all’8 aprile. Una nuova primavera culturale soffierà in città, distruggendo i muri dell’inedia e dell’apatia. Il programma degli eventi è disponibile al sito: www.associazionevoyager.it

Un dedalo di performance culturali, artistiche e letterarie irromperà a Padova. Riempirà le strade, schiverà il traffico, entrerà in luoghi inusuali attraverso percorsi insoliti.
Vogate poetiche. Scenderà per le vie d’acqua, calpesterà i ciottolati cittadini, busserà alle porte dei palazzi con il vento tiepido dei primi soli della primavera.
Passeggiate letterarie. Un manipolo di artisti, poeti, scrittori si farà turbine di idee, spazzerà via dai corpi la bruma dell’inverno. Gesti tangibili, sudore sui remi, sputacchi di parole urlate, corde e pelli di strumenti vibreranno all’unisono.
Open Mic. Nell’età dei muri, le crepe del dubbio, le scollature del reale saranno fanali per la città.
Dialoghi. Concerti. Performance. Tracceranno percorsi di arte e creazione per una nuova topografia della percezione.
Fumetti. Grafiche. Luce. La potenza di espressioni transazionali reclama gli spazi urbani per dare voce e corpo alle verità delle differenze culturali.
Musica. Non un assalto e nemmeno un assedio. Portiamo sulla scena urbana la peripezia, fotografata nell’istante generativo: IRRUZIONI. Tumulti nascenti: scontri tra discipline ed estetiche ora in armonia, ora confliggenti, a significare la possibilità di una bellezza non riposante e mai scontata, dove la grazia irrompe a colpi di contrasti creativi.

Alan Bedin. Il Bombardamento di Adrianopoli @ IRRUZIONI (PD)
Alan Bedin. Il Bombardamento di Adrianopoli @ IRRUZIONI (PD)

Il trio Bedin Ponchiroli Sella suonano l’italiano offrendo due ore di attrazione.

Quasi due ore di concerto per approfondire la conoscenza del cantautorato e del jazzy italiano, attraverso brani celebri e meno noti, tra un racconto di vicende di vita e storie personali dell’artista che ha ispirato il trio, Luigi Tenco. L’auto-produzione è stata premiata anche dalle vendite del cd dopo lo spettacolo. I tre parlano dopo i primi venti concerti insieme.
Alan Bedin: “La gente ci premia per aver passato due ore insieme a loro, tutto qua, portandosi a casa un ricordo della nostra musica. La musica, il canto non bastano più. E’ giusto soffermarsi quando le dimensioni del luogo te lo permettono (…) parlare, ridere ed emozionarsi insieme, commentare con note e parole opere già perfette. Tenco per la sua franchezza sembra un personaggio di un altro sistema solare, fuori dalla gravità, un suono di sax sciolto, schietto e sincero trasformato in voce umana”.
Marco Ponchiroli: “Abbiamo lasciato che le canzoni ci suggerissero loro stesse il modo di essere suonate, salvaguardandole in ogni aspetto. Arrangiamenti, suono, strutture, parti estemporanee, scelte continue per innalzare il valore di brani straordinari della nostra tradizione musicale e cantautorale. L’interpretazione è una dominante della musica che abbiamo scelto di suonare”.
Gigi Sella:“Non abbiamo motivo di cambiare nel palco. Siamo spontanei e suoniamo in funzione del mondo che vogliamo scoprire (…) la destinazione non è sempre la stessa, ogni concerto è diverso e Tenco è stato il fenomeno che ha permesso a me e a Marco di conoscere Alan musicalmente. Con lui, il pubblico partecipa, suona con noi e si sente. Ci divertiamo molto e siamo molto uniti, carichi. Stiamo aspettando di arricchirci. No?!”