Corriere Romagna, 1 febbraio 2019, Claudia Rocchi. Cesenatico. Un concerto che ripropone brani e musica del celebre complesso fondato da Giulio Capiozzo. Serata da non perdere al JuJu memorial winter di Christian Capiozzo; sale sul palco del teatro Comunale di Cesenatico alle 21 il gruppo Hommage à Area per un concerto che ripropone brani e musica del celebre complesso innovatore fondato da Giulio Capiozzo nei Settanta (1972). Stasera si aggiunge un tema conduttore speciale: “Omaggio a Demetrio Stratos 40 anni dopo (1979-2019)”. La celebre voce dei Ribelli – famoso il pezzo “Pugni chiusi” del 1967-condivise con l’amico Giulio Capiozzo la nascita degli Area con cui cantò dal 1972 al ’79, quando a soli 34 anni fu colpito da una grave forma di anemia rara che lo fermò per sempre. Per Chicco Capiozzo la serata dunque è un doppio omaggio di musica, di canzoni e di voce che propone con un valente gruppo. A condividere il palco con il batterista di Cesenatico ci sono pure Daniele Santimone alla chitarra, Fabio Russo alle tastiere, Milko Merloni al basso e Alan Bedin alla voce. Insieme rivivono e rileggono con libertà creativa musica e brani rimasti unici, facendo conoscere cosa sono stati gli Area a chi non li ha mai sentiti, e rinvigorendo fan e appassionati di quella musica jazz.
«Con questo mio gruppo facciamo pochi omaggi scelti degli Area -dice Christian-. Non mi piace parlare di tribute band, questa musica appartiene al mio Dna; Hommage Area è un gruppo di cinque musicisti interpreti, non facciamo il “compitino”, suoniamo prima di tutto. Stasera riproponiamo canzoni e sonorità degli Area, ricreando l’atmosfera di quel periodo”. Il cantante Alan Bedin è in grado di evocare Demetrio Stratos perché, come l’artista scomparso, usa la voce come uno strumento, ha appreso tecniche e riferimenti che riversa con personalità propria. «Con gli Hommage un po’ alla volta elaboriamo anche pezzi originali che porteranno a progetti inediti». Stasera però largo ai pezzi degli storici Area, più e meno famosi. «La scaletta si compone di una quindicina di brani, li ho scelti da ogni disco e fra i più importanti del loro cammino, cavalli di battaglia e altri meno proposti. Ricordo “Luglio agosto settembre (nero)”, “Cometa rossa”, “La mela di Odessa” (eseguita completa), “Arbecht macht frei”, e poi “Gioia e rivoluzione”, forse l’unico pezzo pop degli Area che per tale ragione ebbe più risonanza». Alle sonorità originali aggiungono qualche altro strumento come la ghironda, per piccoli arrangiamenti rispettosi comunque del sound degli Area. È curioso scoprire come Stratos e Capiozzo (Giulio) fossero entrambi legati dal cantare: «Prima degli Area cantavano cover insieme, mio padre aveva una gran bella voce. Quando fondò gli Area, Demetrio chiese di fare parte del gruppo; lui era una voce famosa; era il nome di cartello per gli impresari. Ciononostante decise di dividere il guadagno per quattro, alla pari, con uno slancio umano figlio anche dell’epoca».
Il percorso di Alan Bedin centra un nuovo obiettivo.
Il nuovo progetto di Alan Bedin, Marco Ponchiroli e Luigi Sella vola nel paradiso tropicale nel cuore dell’Oceano Indiano. Spettacoli, eventi ed escursioni alla scoperta della storia dell’isola. Mauritius si prepara a festeggiare il 50° anniversario dell’indipendenza dalla Gran Bretagna, ottenuta il 12 marzo del 1968. Per onorare questo importante traguardo storico, saranno organizzati a partire dall’8 marzo una serie di eventi e manifestazioni che animeranno il Paese, culminando il 12 marzo 2018, il giorno della ricorrenza. Alan Bedin, Marco Ponchiroli e Luigi Sella sono onorati di presentare ‘Italian point of iu’. Italian melody. 50 anni di grandi successi della Musica Italiana. Un punto di vista italiano per celebrare il 50° anniversario d’indipendenza della Repubblica Mauriziana. Venerdì 7 dicembre il trio avrà l’onore di suonare in un posto magnifico: un concerto, uno spettacolo che si svolgerà all’interno della Costa Victoria che farà scalo a Mauritius. Ministri, Corpo diplomatico, Ambasciatori e Consoli di tutte le nazioni rappresentate a Mauritius… nonché i nostri italiani residenti. Sarà spettacolo!
‘Italian point of iu’. Italian melody. 50 anni di grandi successi della Musica Italiana. Un tuo punto di vista… Iu, come l’avrebbe scritto in inglese maccheronico l’italiano imigrante dopo aver sentito ‘point of you’, o… ‘point of view’. Il trio Bedin-Ponchiroli-Sella ha creato con la loro immancabile ironia e ricerca un nuovo programma musicale che vuole esportare fuori dallo stivale la melodia italiana in Europa e nel mondo. Simultaneamente al lavoro musicale di T&nCò, presenteranno la Poesia Italiana in Musica. I brani che i tre musicisti hanno scelto sono i diamanti della musica leggera italiana ormai tradotti in tutte le lingue. Canzoni selezionate con cura per esportare l’Italia nel Mondo valorizzando la lingua e le melodie più rappresentative del nostro secolo attraverso un linguaggio personale ma visceralmente universale: dall’ aria lirica al popolare, dal classico al contemporaneo.
man. La teoria del nāda-brahman (brahman in forma di suono) afferma che esiste una duplice via per conseguire l’uscita dal saṃsāra: discendente e ascendente (e viceversa) lungo la quale il nāda – dapprima an-āhata, non prodotto/non udito: poi, āhata , prodotto/udito – crea il mondo e le singole cose, ciascuna delle quali, isolata dalle altre e indicata da un nome che la individua, è permeata-connaturata di suono. La strada umana risale verso il suono non più percepibile, partendo da quello prodotto e percepibile.