Giovanna Baracca. Una nuova camera di risonanza per una voce spontanea

L’interpretazione di Alan Bedin sul fenomeno di MUSICA SPONTANEA non si concentra su ciò che una voce esprime, ma su ciò che essa è, affrontata in una dimensione fisica, fisiologica, creativa ed emozionale. Possiamo considerare quanto l’uso della voce inspiratoria porti a un ascolto differente, lontano dal canone di fruizione estetica abituale, costringendo l’ascoltatore a tornare alla dimensione dell’inaspettato, oggi sempre più rara.

Alan Bedin e la Stanza del Suono a Mondi Futuristi Contemporanei.
Desenzano del Garda (C)2025 Francesco Marangoni

L’allontanamento deliberato da qualsiasi forma strutturata di linguaggio verbale di “Cones Varion Ta” conduce il fruitore in un flusso emotivo tumultuoso, non più semplicemente ricettivo dal punto di vista cognitivo, ma piuttosto attento alla trasformazione della voce, alla scomposizione spazio-temporale della fonazione (in “Caronte”), all’ascolto ritmico dell’emissione vocale basata su cellule sonore indipendenti (in “Pendulum”). L’emissione vocale ingressiva, che comporta la vocalizzazione in fase inspiratoria invece che
espiratoria, è stata descritta in alcuni contesti come inumana; ma Alan, distaccandosi deliberatamente dall’eredità culturale performativa dominante, attraverso una varietà di sperimentazioni atletiche vocali che si integrano (fischio laringeo, stop-clousure falsetto, ecc) genera un mondo sonoro caratterizzato da una sua materialità ed emozionalità, vissuto e differente. Questi suoni sono privi di semantica e poco usuali, ma è qui che risiede il loro potere performativo e trasformativo anche nei confronti del performer stesso, che viene perturbato dalla sua stessa creazione.

Scomposizione spazio-temporale della fonazione
Cellule sonore indipendenti
Sperimentazioni atletiche vocali
Fischio laringeo, stop-clousure, falsetto
per un potere performativo e trasformativo

Giovanna Baracca per Musica Spontanea

Nella “Stanza della musica”, la trasduzione della voce attraverso lastre permette alla voce stessa e agli armonici di modificarsi, rivelando nuove ed affascinanti combinazioni di ascolto. Con questo sistema si realizza un innovativo risuonatore ed Alan Bedin, con consapevolezza, combina, incrocia e modifica tre aspetti acustici fondamentali: il suono emergente, la struttura spettrale e il luogo di emissione. Da tale interazione emerge una nuova vocalità grazie al movimento e alla relazione tra questi elementi. MUSICA SPONTANEA non rappresenta solo un omaggio a un grande maestro, ma costituisce anche una proposta per una modalità di ascolto che forse ci eravamo dimenticati. Questo lavoro fornisce un supporto sensoriale nuovo per ascoltare e riflettere sulla vocalità, oltre a servire come strumento per approfondire la ricerca su quel fenomeno straordinario e troppe volte dato per scontato che è la voce. (Giovanna Baracca)

6 Giugno 2025. Ma cos’è l’Esposizione Sonora (37’49’’) di Musica Spontanea?

Cosa c’è da aspettarsi dall’Esposizione Sonora (37’49’’) di “Musica Spontanea”, l’ultima creazione di Alan Bedin? Sicuramente uno sconvolgimento di quello che si può pensare da un’inaugurazione o da una presentazione di un disco. Subito si penserebbe alla performance dal vivo degli artisti che si sono impegnati alla produzione e realizzazione del disco. No! Stavolta no. Anzi, mai come stavolta sarà importante la riproduzione della Musica, del Suono quello registrato su supporto . Infatti l’Esposizione Sonora 37’49” è l’ascolto integrale del vinile arancione da collezione dove nel suo solco è impressa, scalfita l’opera. Musica Spontanea non vuole essere estetica o di intrattenimento, ma bensì estatica perché questo disco è un’ipotesi. Una vera destrutturazione della voce umana per realizzare un nuovo linguaggio che si può percepire con un immersione completa dell’ascolto. Un ascolto libero, incondizionato senza aspettative ma con la voglia di aprire le porte della percezione.

Alan Bedin durante le riprese all’Aproblema Studio di Camposampiero (Padova)

L’Esposizione Sonora 37’49” di “Musica Spontanea”, l’ultima straordinaria creazione di Alan Bedin, si presenta come un’esperienza unica e rivoluzionaria. Non si tratta di una semplice vernissage con una performance dal vivo degli artisti coinvolti nella produzione del disco, ma di un’immersione profonda nell’universo sonoro plasmato da Bedin insieme ai suoi compagni di viaggio. Al centro dell’evento ci sarà la riproduzione integrale del suono inciso su vinile, dove ogni nota e ogni sfumatura sono state attentamente scolpite dalle mani esperte di Edoardo Piccolo. Musica Spontanea va oltre l’estetica e l’intrattenimento: è un’esperienza estatica che rompe le barriere convenzionali, proponendo una nuova visione in cui la voce umana viene destrutturata per dar vita a un linguaggio innovativo, percepibile solo attraverso un ascolto totale e senza riserve da parte del pubblico.

L’artista ha coniato questo il termine specifico di “Esposizione Sonora” per descrivere l’esperienza di ascolto integrale del vinile originale con Phatos Acoustic, azienda leader nella costruzione di impianti audio di alta fedeltà. L’esposizione sarà accompagnata da un impianto acustico di elevata qualità, che garantirà un’esperienza sonora unica.

Ognuno avrà un ruolo importante da svolgere! Questa volta, il mio ascoltatore non sarà più semplicemente passivo, ma parteciperà attivamente all’ascolto, proprio come me durante l’emissione della voce. Il mio disco si concluderà con il pubblico che sarà invitato a raggiungere uno stato di assenza di ogni bisogno, specialmente quello di comprendere tutto immediatamente.
Dietro la musica, ancor prima del Suono, c’è l’ascolto.
Tutto si fonda sul tempo dell’Esposizione e sulla capacità di ascoltare attentamente. La crescita spirituale e artistica non è affatto semplice: richiede di imparare a meditare e soprattutto di dedicare all’ascolto uno spazio significativo

Alan Bedin

Preparatevi a un viaggio sonoro che vi aprirà la mente e vi inviterà ad accogliere il suono senza aspettative né pregiudizi. Sarà un’esperienza unica che vi spingerà a esplorare nuovi orizzonti e a riscoprire il potere del suono come mezzo per superare i confini e scoprire nuove dimensioni in maniera autentica. Spontanea.